Acqua di cocco: un vero toccasana. O almeno così dicono!
Acqua sì, ma di cocco! Questa bevanda è il trend del momento: ma per quali ragioni è così apprezzata? Quali sono i suoi benefici? Presenta davvero le proprietà di cui si parla, aiutando anche a perdere peso? Scopriamolo insieme!
Acqua di cocco: che cos’è?
L’acqua di cocco è una bevanda isotonica naturale ricavata dalle noci di cocco che, una volta estratta dai frutti più giovani e ancora verdi, può essere bevuta in purezza.
La palma da cocco su cui crescono le noci è tipica delle regioni tropicali. I suoi frutti vengono raccolti ancora acerbi, permettendo così una lavorazione più facile. Oltre all’acqua, altri prodotti derivanti da questa pianta e usati in cucina, per preparare prodotti da forno o da consumare crudi sono la polpa e il latte di cocco, nonché l’olio di cocco.
Se raccolta prima di giungere a maturazione la noce contiene al suo interno fino a un litro d’acqua, dal gusto dolciastro e dal colore semitrasparente. Nei Paesi in cui si coltivano le palme, l’acqua di cocco è considerata un’importante alternativa all’acqua potabile e viene bevuta direttamente dalla noce, oppure venduta come street food. Nei nostri supermercati possiamo trovarla invece per lo più in brick: al momento dell’acquisto è però importante verificare che il contenuto di additivi artificiali sia quanto più limitato.
Acqua e latte di cocco: qual è la differenza?
Mentre l’acqua si ricava direttamente dai frutti ancora acerbi, il latte di cocco richiede invece un ulteriore processo di lavorazione. In primo luogo si estrae la polpa dalle noci mature, quindi si macina e si grattugia unendo poi dell’acqua, fino a ottenere un composto denso e ricco di grassi dal quale, una volta spremuto, ha origine il latte di cocco. Alla vista non si presenta chiaro e fluido come l’acqua ricavata dal frutto ma ha invece un colore bianco candido, una consistenza più cremosa e un forte sapore di cocco.
A differenza dell’acqua, particolarmente dissetante, il latte di cocco non va bevuto in purezza: con le sue 230 calorie e i 24 grammi di grasso ogni 100 millimetri è un prodotto piuttosto calorico e ricco di grassi, utilizzato soprattutto nella cucina indiana, asiatica o orientale per preparare pietanze come zuppe o curry.
Nel nostro curry di ceci il latte di cocco dona il giusto tocco di cremosità, per un piatto davvero gustoso e un elevato senso di sazietà. Prova subito la nostra ricetta del curry!
Acqua di cocco: cosa contiene?
Oltre a essere considerata un’ottima bevanda per gli sportivi, l’acqua di cocco è ritenuta un drink esotico dall’effetto miracoloso, in primo luogo per la pelle ma anche per un funzionamento ottimale dell’organismo. Ma è tutto vero? Cerchiamo di capirlo insieme.
Quel che è certo è che, diversamente dal latte di cocco, il contenuto di calorie e grassi dell’acqua è davvero minimo. Dopotutto non c’è da stupirsi, visto che è composta per oltre il 90% di acqua. La bevanda in commercio contiene inoltre solo dalle 10 alle 25 kilocalorie ogni 100 millimetri (per fare un confronto, il latte di cocco presenta 230 kCal/100 g). Dato il gusto dolciastro si potrebbe pensare che sia ricca di zuccheri, ma non è affatto così: contiene infatti appena da 1 a 5 grammi di zucchero, a seconda del produttore. Meno viene lavorata e quanto è più fresca, tanto più sarà ricca di nutrienti.
Proprio come avviene per zuccheri e grassi, anche le proteine rappresentano meno dell’1%, per questo non può essere ritenuta un’importante fonte proteica dopo l’allenamento.
Per assumere proteine nella giusta quantità agli sportivi si consiglia dunque di ricorrere ad altri alimenti.
Una proposta: la nostra acqua di cocco CocoWhey unisce le proprietà dell’acqua di cocco a una dose extra di proteine. Il risultato? Un drink isotonico e proteico, perfetto per raggiungere i tuoi obiettivi sportivi.
L’acqua di cocco è povera di grassi, zuccheri e proteine, ma è invece ricca di minerali e oligoelementi: questa “pozione miracolosa” estratta dalle noci di cocco ancora acerbe presenta infatti un alto contenuto di minerali, nello specifico sodio, magnesio e potassio. In più è ricca di oligoelementi come ferro, iodio e zinco, che aiutano a regolare il metabolismo e l’equilibrio ormonale. Ma non è finita qui, perché l’acqua di cocco contiene anche numerose vitamine, in particolare vitamine del gruppo B (vitamina B1, B2, B3, B5, B6, B7 e B9), così come la vitamina C e l’acido folico.
Nella nostra tabella dei valori nutrizionali puoi osservare tutti i nutrienti contenuti in 100 ml di acqua di cocco fresca, appena estratta dalla noce.
Acqua di cocco direttamente dalla noce (per 100 ml):
Energia (kcal) | 10 |
Grassi | 0,4 g |
Carboidrati | 1,4 g |
Proteine | 0,3 g |
Fibre | 0,0 g |
Grassi saturi | 0,3 g |
Grassi insaturi | 0,1 g |
Sodio | 0,2 g |
Zucchero | 1,3 g |
Acqua | 97,3 g |
I valori possono ovviamente variare a seconda del produttore: spesso l’acqua di cocco che troviamo in vendita al supermercato oppure online contiene poca acqua e un’alta percentuale di carboidrati, grassi e zuccheri. Prima di procedere all’acquisto è bene dunque dare un’occhiata all’etichetta.
Quali sono i benefici dell’acqua di cocco?
In molte delle zone in cui crescono le palme da cocco la loro acqua è largamente utilizzata come alternativa a quella potabile. Nulla di cui stupirsi, visto che è composta per oltre il 90% di H₂O.
Ma anche lontano dalle regioni tropicali sono sempre di più coloro che decantano le proprietà di quest’acqua dai poteri quasi miracolosi. I benefici attribuiti all’acqua di cocco sarebbero numerosi. Tra questi:
- reintegra i liquidi e ripristina l’equilibrio idrico dell’organismo
- abbassa l’acidificazione del corpo
- contrasta la pressione alta
- stimola il metabolismo
- ha un effetto detossificante
- favorisce il rinnovamento cellulare
Ma quanto c’è di vero? E quali sono i suoi reali benefici? Verifichiamoli!
L’acqua di cocco è isotonica
Grazie ai nutrienti di cui è ricca, l’acqua di cocco è una bevanda isotonica: ciò significa che il rapporto tra nutrienti e liquidi al suo interno è simile a quello del nostro sangue. Le vitamine, i minerali e gli oligoelementi contenuti sono quindi condotti direttamente nell’intestino e da lì alle cellule. Le bevande isotoniche forniscono energia immediata e risultano più leggere per lo stomaco. Oltre a garantire un importante apporto energetico, l’acqua di cocco è ricca di preziosi minerali come il sodio, che durante l’allenamento viene perso tramite la sudorazione.
Poiché è dimostrato che è in grado di reintegrare i liquidi, la bevanda è molto apprezzata dagli sportivi, ma non solo: il contenuto della noce di cocco può infatti fornire un valido aiuto anche in caso di dissenteria, disidratazione o sudorazione eccessiva.
L’acqua di cocco è alcalina
Non si tratta solo di una bevanda isotonica, ma anche basica: le sostanze alcaline contenute al suo interno sono infatti in grado di ripristinare l’equilibrio acido-base del nostro corpo che, se non bilanciato, può provocare un’eccessiva acidificazione. Tra le conseguenze potrebbero presentarsi malattie di varia natura o dolori cronici come neurodermite, artrosi, osteoporosi, disturbi del sonno e del ritmo cardiaco, ma anche allergie e persino tumori. L’acqua di cocco è invece in grado di “ribaltare” la situazione fornendo al tuo corpo minerali basici tra cui il potassio, che aiuta a regolare i liquidi immagazzinandoli e rilasciandoli quando opportuno. Alcuni studi suggeriscono inoltre che riduca la pressione.
Gli effetti sul metabolismo e sulla digestione
Essendo ricca di nutrienti, l’acqua di cocco dovrebbe apportare benefici anche ai processi metabolici, eliminando le tossine dal tratto digestivo e “ripulendo” così l’organismo dall’interno. Si ritiene, ad esempio, che gli amminoacidi solforati in essa presenti (contenenti dunque zolfo) possano legarsi al mercurio, una sostanza notoriamente nociva, per poi espellerla. Anche in questo caso si tratta però di teorie in corso di studio. Al momento non si è comunque a conoscenza di effetti negativi su metabolismo e digestione.
I benefici per la pelle e i capelli
L’assenza di minerali o un apporto insufficiente di vitamine provocano non di rado impurità della pelle o rendono i capelli fragili e sfibrati. L’acqua di cocco può venirci in aiuto? Guardando ai nutrienti in essa contenuti, questa bevanda tanto importante per gli sportivi sembrerebbe anche un’ottima “cura di bellezza”, in grado di contribuire alla rigenerazione di pelle e capelli. Anche in questo caso i risultati degli studi non sono ancora certi, sia per quanto riguarda i benefici, sia per gli eventuali effetti negativi. Ma tentar non nuoce, no?
Riassumendo: l’acqua di cocco è una bevanda ideale per gli sportivi
Basterebbero le sue proprietà sull’equilibrio acido-basico a giustificare l’entusiasmo generale per questa bevanda tropicale, per non parlare poi dell’enorme apporto di minerali. Gli atleti possono dunque consumare acqua di cocco in piena libertà, tuttavia al momento dell’acquisto è importante fare attenzione agli ingredienti. Minore sarà la quantità di additivi presenti, migliore sarà il prodotto. Non essendo però particolarmente ricca di proteine e vitamine, l’acqua di cocco è indicata all’interno di un’alimentazione bilanciata, e mai come sostituto dei pasti.
L’acqua di cocco aiuta a dimagrire?
Una bevanda portentosa povera di grassi e zuccheri: sembrerebbe l’ideale per perdere peso. Rispetto ad altre bevande dolci, come limonate o energy drink, l’acqua di cocco è sicuramente un’ottima scelta. Purtroppo, però, non ha effetti miracolosi sulla perdita di peso: ricordiamo infatti che un litro contiene comunque circa 200 kCal.
Chi vuole smaltire qualche chilo, per reintegrare liquidi dovrebbe piuttosto preferire acqua naturale o tè. Ma se sei in cerca di una bevanda dolce e rinfrescante al tempo stesso, allora l’acqua di cocco può essere una valida alternativa.
Quanta acqua di cocco bere al giorno?
Abbiamo visto che si tratta di una valida fonte di minerali, per cui se tieni d’occhio il tuo consumo di zuccheri, grassi e carboidrati, una porzione al giorno è più che ragionevole. Se desideri sfruttare le proprietà dell’acqua di cocco per reintegrare i minerali ti consigliamo di consumarne tra i 300 e i 500 ml al giorno.
Attenzione però a non berla come alternativa all’acqua e per coprire il fabbisogno giornaliero di liquidi, in genere intorno ai 2 litri. Le popolazioni delle aree in cui cresce la palma da cocco lo fanno, certo, ma considera che la bevono al naturale, mentre il prodotto venduto alle nostre latitudini ha subito un processo di lavorazione. Per non parlare dei chilometri percorsi per il trasporto, che di certo non vanno a vantaggio dell’ambiente dati i consumi eccessivi.
Ricette con l’acqua di cocco
Grazie al suo gusto dolce, la nostra acqua di cocco è anche un ottimo ingrediente per arricchire bevande rinfrescanti, il porridge della colazione o piatti esotici a base di curry. I frutti tropicali, come mango o papaya, ne esaltano poi tutto il gusto. E come si sposa bene con il pesce, i frutti di mare o il tofu!
Ecco la nostra bevanda preferita: con l’aggiunta di semi di chia e mango otterrai, in men che non si dica, un delizioso drink dal gusto tropicale.
Hai già l’acquolina in bocca? Ecco altre tre ricette facilissime!
Drink di acqua di cocco e menta
- Ingredienti: 250 ml di acqua di cocco, 1 limone, foglie di menta fresca ed eventualmente del ghiaccio tritato
- Spremi il limone e unisci il succo all’acqua di cocco
- Aggiungi le foglie di menta e mescola il tutto
- A piacere rinfresca con un po’ di ghiaccio tritato
Un’idea in più: con il nostro Sparkling Vinegar otterrai una bevanda tutto brio e ancora più rinfrescante, con un perfetto tocco acidulo.
Power-porridge al cocco
- Ingredienti: 50 g di fiocchi d’avena piccoli, 1 cucchiaio di semi di lino, 200 ml di acqua di cocco, 1 cucchiaio di noci tritate, ½ cucchiaino di cannella, 20 g di cranberry, ½ mela o mango, Chips di cocco
- In una ciotola mescola i fiocchi d’avena, i semi di lino e l’acqua di cocco, quindi fai sobbollire il tutto per 2-3 minuti a fuoco lento
- Lascia raffreddare, poi aggiungi la cannella, le noci e i cranberry e mescola il tutto
- Arricchisci con la mela grattugiata o la purea di mezzo mango insieme alle chips di cocco
Curry di mango e cocco
- Ingredienti: verdure a piacere (ad esempio 2 peperoni, 2 cavoli pak choi e ½ cavolfiore), 2-3 cipollotti, 1 mango, 1-2 cucchiaini di pasta di curry, 250 ml di acqua di cocco, 250 ml di acqua di cocco, 1 pezzetto di zenzero, il succo di 1 limetta, 1 spicchio d’aglio, 1 gambo di citronella (o lemongrass), un po’ di miele, un pizzico di sale e pepe e olio di cocco bio spremuto a freddo
- Taglia la verdura e il mango a pezzetti
- In un po’ d’olio di cocco fai rosolare i cipollotti insieme all’aglio e allo zenzero
- Non appena questi avranno iniziato a dorarsi, aggiungi la verdura e continua a cuocere per 2-3 minuti
- Aggiungi il mango mescolando il tutto e fai sobbollire a fuoco medio
- Dopo 5-10 minuti unisci anche l’acqua e il latte di cocco, la pasta di curry e la citronella
- Continua a cuocere per circa 20 minuti, quindi aggiusta di sale e pepe e aggiungi un po’ di miele
- Per finire spremi la limetta e versane il succo
In breve
- L’acqua di cocco è particolarmente ricca di minerali e oligoelementi, che la rendono una bevanda isotonica perfetta per gli sportivi
- Estratta dalla noce di cocco ancora acerba, presenta pochissime calorie e ha un contenuto ridotto di zuccheri: è dunque un’ottima alternativa alle bevande rinfrescanti più dolci
- Grazie alle sue proprietà sul sistema acido-basico è in grado di reintegrare minerali e ripristinare l’equilibrio idrico dell’organismo, ad esempio dopo l’allenamento o in caso di disidratazione a seguito di dissenteria
- Non contiene quasi vitamine e proteine, che dunque vanno assunte attraverso altre fonti
- L’acqua di cocco va a completare l’alimentazione, ma non può esserne considerata un sostituto
Fonti dell’articolo
Il team editoriale di foodspring è composto da specialisti della nutrizione e dello sport. Ci affidiamo a studi scientifici per redigere ogni nostro articolo. Se vuoi saperne di più, leggi la nostra politica editoriale.
- Ismail, I.; Sirisinghe, R.; Singh, R. (2007): Rehydration with sodium-enriched coconut water after exercise-induced dehydration, in: The Southeast Asian journal of tropical medicine and public health, 38(4), S. 769-85.
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