Qualità vs quantità – Uno studio attuale rivela ciò che conta davvero in fatto di sonno
Appena prima di andare a dormire, dai un’occhiata all’orologio e calcoli quante ore ci vorranno perché la sveglia ti strappi ai tuoi sogni, e speri che siano almeno 8!
Ti suona familiare? O sei una di quelle persone che iniziano la giornata in forma e rinfrescate anche dopo poche ore di sonno, senza alcun segno di stanchezza? Un recente studio dell’Università della California – San Francisco, del 2022, ha esaminato il tema della qualità e della quantità del sonno ed ha cercato di capire se la sua mancanza può anche essere benefica per la salute, e se sì, in quali circostanze. Buone notizie per tutti coloro che non dormono molto? Ti mostriamo ciò che gli scienziati hanno scoperto.
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Fai parte dell’élite del sonno?
Ci sono persone che iniziano la giornata in forma dopo aver dormito solamente 4-6 ore. E lo fanno regolarmente. Nello studio attuale queste persone vengono chiamate “dormitori d’élite”. Forse sei uno/a di loro, o forse ti viene solo da scuotere la testa incredulo/a al pensiero di 4 ore di riposo e riesci a malapena a soffocare uno sbadiglio.
Secondo il team di ricerca che ha condotto questo studio, i dormitori d’élite sono in grado di concentrare i benefici del sonno in una finestra di tempo molto più ridotta ed efficiente e iniziano la giornata riposati pur dormendo poco. E questo non è tutto: sembra anche che abbiano una maggiore resilienza fisiologica e resistenza alle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Naturalmente, se non fai parte dell’élite del sonno, ci sono altre cose che puoi fare per svegliarti pieno/a di energia al mattino. Questi 7 consigli ti aiuteranno a trascorrere una buona notte di riposo, non importa quanto lunga.
Questione di genetica
Che tu appartenga all’élite del sonno o al “Team Dormiglioni” – secondo il neurologo Louis Ptacek, uno degli autori principali dello studio, la quantità di riposo di cui una persona ha bisogno dipende dalla sua genetica. Egli paragona la quantità di sonno necessaria alla taglia del corpo di una persona: “Non esiste una taglia perfetta. Ogni persona è diversa. Nel nostro studio dimostriamo che lo stesso accade con il sonno“.
Iniziare la giornata in forma e perfettamente operativi dopo aver dormito solo poche ore può essere una cosa di famiglia. Questa capacità, a cui molti di noi aspirano, è chiamata anche familial natural short sleep (FNSS), che in italiano si può tradurre con “sonno breve naturale familiare”. Per oltre 10 anni, Ptacek, insieme alla co-autrice Ying-Hui Fu, PhD, ha studiato le persone con FNSS. Finora, sono stati in grado di identificare 5 geni che rivestono un ruolo importante in tale processo, ma sottolineano anche che ce ne sono molti altri da trovare.
Il sonno come scudo contro le malattie
Generalmente si presume che la carenza di sonno sia associata a malattie neurodegenerative. Nello studio attuale, Fu testa un’ipotesi che va contro questo presupposto: l’alta qualità del sonno “elitario” può agire come uno scudo protettivo per il corpo, contrastando le patologie neurodegenerative. Sottolinea che nelle persone con FNSS, il cervello può effettivamente completare i suoi compiti in meno tempo durante la fase di riposo, e quindi non si verifica alcuna privazione del sonno, nonostante la sua durata ridotta.
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Per provare l’ipotesi oggetto dell0 studio, sono stati analizzati dei topi i cui geni erano predisposti al sonno breve e al morbo di Alzheimer. I ricercatori sono giunti alla conclusione che il cervello dei topi ha prodotto meno cellule caratteristiche della malattia neurodegenerativa.
Secondo Fu, un’alta qualità del sonno potrebbe anche essere una protezione promettente contro altre malattie neurologiche. Ulteriori ricerche sono in corso, ma dovresti iniziare da subito a preoccuparti di dormire bene. Come può aiutarti in questo il nostro burro di arachidi? Te lo sveliamo nel nostro articolo.
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** La vitamina D contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario. La vitamina B12 contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso.
Fonti dell’articolo
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