L’olio di cocco in cucina e per la cura del corpo: tutto quello che devi sapere
L’olio di cocco: elisir di bellezza e fonte di grassi sani in un solo prodotto. Per quale motivo è così apprezzato? In questo articolo abbiamo riassunto per te le informazioni principali sull’olio di cocco e ti sveliamo perché è un vero jolly per la cucina e per il corpo.
A proposito: non tutti i grassi sono uguali. Ecco tutto quello che devi sapere sui grassi sani.
L’olio di cocco: il tuttofare in cucina
L’olio di cocco è molto amato e può essere usato per preparare prodotti al forno, per cucinare o come prodotto di bellezza. A seconda della temperatura si presenta in forma solida, cremosa o liquida. I food blogger e i beauty guru lo elogiano, atleti e salutisti anche.
Come si evince dal nome, questo olio viene estratto dalla noce di cocco. Il processo varia a seconda del tipo di olio: quello nativo viene è ricavato dalla polpa fresca pressata o dal latte di cocco e non viene elaborato ulteriormente.
Al contrario, il grasso di cocco viene estratto pressando la polpa essiccata e poi elaborato.
Calorie e valori nutrizionali dell’olio di cocco
La quantità di minerali, vitamine e aminoacidi che contiene dipende dal processo di produzione e stoccaggio. È però certo che il componente principale dell’olio di cocco sia il grasso.
Valori nutrizionali per 100 ml
Valore energetico | 3676 kJ |
Calorie | 869 kcal |
Proteine | 0,8 g |
Carboidrati | 0 g |
Grassi | 99 g |
L’olio di cocco consiste di circa l’80% di acidi grassi saturi. La raccomandazione dell’OMS è di limitare il consumo di questo tipo di grassi a un massimo del 10% dell’energia totale giornaliera e di consumare invece più acidi grassi insaturi per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
L’olio di cocco deve la sua popolarità agli acidi grassi a catena media (che contiene fino al 50%) anche chiamati trigliceridi a catena media (MCT).
L’olio di cocco fa bene?
Gli MCT sono naturalmente presenti nel grasso del cocco e del latte. La loro struttura chimica consiste in un massimo di 10 atomi di carbonio e al contrario degli acidi grassi a catena lunga, che si trovano più spesso nel cibo, questi hanno alcuni vantaggi durante il processo di elaborazione nel corpo. L’MCT maggiormente presente nell’olio di cocco è l’acido laurico.
Gli MCT sono idrosolubili e vengono trasportati direttamente al fegato attraverso il sangue della vena porta, possono quindi essere digeriti più rapidamente dal corpo. Anche il trasporto verso i mitocondri è più semplice: gli MCT forniscono quindi energia più rapidamente rispetto agli acidi grassi a catena lunga. Inoltre, rispetto a questi ultimi hanno un contenuto energetico inferiore del 10% e un effetto termogenico maggiore.
Non dobbiamo però dimenticare che, come già accennato, l’olio di cocco ha un alto contenuto di acidi grassi saturi. Pertanto, consigliamo di non usarlo come olio standard, ma di preferire invece l’olio d’oliva, per esempio. Quello di cocco va impiegato consapevolmente e occasionalmente per dare quel tocco in più ai piatti esotici.
Ti serve ispirazione per utilizzare l’olio di cocco in cucina? Che ne dici di un secondo a base di pollo al forno con verdure?
Una cosa vogliamo sottolineare: il tuo comportamento alimentare determina se un prodotto è sano o meno. Avere una dieta equilibrata significa combinare gli alimenti in modo intelligente e vario. Goditi tutto con moderazione e assicurati di scegliere ingredienti di alta qualità.
Comprare l’olio di cocco
Quando si compra l’olio di cocco è opportuno scegliere sempre olio di cocco bio di alta qualità crudista. Per poterne valutare la qualità, è necessario tenere in considerazione diversi criteri, dei quali forniamo di seguito una breve panoramica.
Spremuto a freddo e della migliore qualità crudista
L’olio di cocco di alta qualità deve essere spremuto a freddo e deve essere di qualità crudista. La spremitura a freddo è quasi sempre dichiarata direttamente sull’etichetta. Qualora l’etichetta non fornisca questa informazione è opportuno verificare sul sito internet del produttore oppure comprare un altro prodotto. Presta attenzione soprattutto a comprare olio di cocco non indurito. La procedura industriale di indurimento dei grassi produce acidi grassi trans, che hanno un effetto negativo sia sulle prestazioni che sulla salute.
Un altro criterio è rappresentato dalla verginità dell’olio. Quando un olio è dichiarato “vergine” significa che non è stato impiegato alcun procedimento chimico e di raffinazione. Questa lavorazione esclusivamente meccanica è garanzia di uno standard minimo di qualità. I più elevati standard di qualità sono assicurati dagli oli che vengono lavorati manualmente dal raccolto alla spremitura.
Olio di cocco bio equo-solidale per la massima purezza
L’olio di cocco bio da coltivazione ecologica e sostenibile non contiene pesticidi. Questo è una garanzia di protezione per il proprio corpo, per le persone che lavorano nelle piantagioni di cocco e per l’ambiente. I pesticidi sovraccaricano l’organismo e provocano processi di stress da ossidazione, che indeboliscono il sistema immunitario e riducono le prestazioni.
Anche il commercio equo-solidale rappresenta un criterio importante per consentire condizioni lavorative eque per il personale addetto alla raccolta. L’olio di cocco convenzionale, non certificato, economico e di bassa qualità viene ottenuto utilizzando talvolta scimmie addomesticate e tenute in condizioni proibitive. Questo sfruttamento ha anche un effetto negativo sulla qualità dell’olio di cocco. La raccolta delle noci di cocco è un’arte nobile, solo personale formato è in grado di riconoscere se una noce di cocco è matura al punto giusto ed è adatta alla lavorazione.
Colore, odore e gusto
Qualora l’olio di cocco sia già stato comprato, l’odore e il gusto sono un ottimo indicatore per verificare se l’olio mantiene le promesse. Quello di alta qualità ha un colore bianco cristallino, le cui sfaccettature possono variare all’interno del barattolo di vetro. Ha un odore discreto di noce di cocco che non risulta però invadente o intenso. Dona agli alimenti una nota discreta di cocco, ma senza mai coprirne il gusto.
Perché scegliere l’olio di cocco extravergine di foodspring?
L’olio di cocco bio di foodspring viene coltivato in piantagioni gestite secondo le linee guida dell’agricoltura ecologica e sostenibile e soddisfa i più severi standard biologoci europei. Per un profondo rispetto sia per l’uomo che per la natura diamo molta importanza anche a garantire condizioni di lavoro e commerciali adeguate. Per questo motivo utilizziamo esclusivamente noci di cocco provenienti da piccole aziende agricole e dal commercio equo-solidale.
Le noci di cocco vengono selezionate e raccolte a mano con uno speciale procedimento da parte di personale addetto alla raccolta appositamente formato. In questo modo siamo in grado di garantire che l’olio di cocco foodspring venga ricavato esclusivamente da noci di cocco mature al 100% e di alta qualità.
Per conservare le sostanze preziose contenute nelle noci di cocco, i contadini delle piccole aziende agricole rimuovono a mano la polpa da frutto, la quale viene infine spremuta a freddo. Con questa procedura l’olio extravergine ricavato è di purissima qualità crudista e si caratterizza per un colore cristallino, un discreto profumo di cocco e una percentuale di acido laurico pari al 50%. Noi prendiamo fermamente le distanze da processi quali raffinazione, sbiancamento, indurimento o deodorazione.
L’olio di cocco per la cottura in padella e in forno
In padella gli oli raggiungono in media temperature di 180°-200° C e solo pochi mantengono intatte le loro proprietà. Per cuocere in padella servono dunque oli e grassi resistenti al calore, che hanno un punto di fumo alto: il momento in cui il grasso inizia a degradarsi e a puzzare.
In linea generale, più acidi grassi saturi e acido oleico contiene il grasso, più è alto il punto di fumo. Mentre gli altri grassi a temperature elevate modificano la loro struttura diventando grassi trans, l’olio di cocco è resistente al calore fino ai 200°. Per cuocere in padella esso rappresenta, quindi, un’alternativa salutare. Gli oli d’oliva, di colza e di girasole, per esempio, si trasformano già a circa 140-180° C.
Piccolo consiglio: se hai sulle mani tracce di peperoncino, l’olio di cocco fa miracoli. Cospargiti le mani di olio di cocco come se le stessi lavando, poi risciacquale e lavale normalmente con il sapone. La maggior parte del piccante sarà andato via.
Per cuocere al forno, l’olio di cocco è sempre un’ottima scelta. Il suo sapore naturalmente dolce ti permette anche, in alcune ricette, di utilizzare qualche grammo di zucchero in meno. Inoltre conferisce ai prodotti un leggero tocco esotico.
Piccolo consiglio: grazie all’alta percentuale di grassi saturi contenuti, l’olio di cocco si presenta solitamente in forma solida: se ti serve liquido, riscaldalo in padella o nel forno a microonde a circa 27°. Oppure mettilo al sole o sul termosifone.
Anche le ricette crudiste si prestano all’utilizzo dell’olio di cocco: la sua consistenza, il suo gusto e la sua dolcezza trovano la loro perfetta applicazione. Il vantaggio di questo tipo di ricette è che si possono preparare in modo facile e veloce e sono salutari. Prova le nostre tartellette al caramello salato senza cottura!
Si può usare l’olio di cocco per dimagrire?
Ad oggi non ci sono studi rappresentativi e validi sull’effetto che l’olio di cocco può avere sulla perdita di peso. Per dimagrire resta valida la regola base: è necessario avere un deficit calorico moderato e quindi assumere meno calorie di quelle utilizzate dal corpo. In questo articolo spieghiamo nel dettaglio come funziona una perdita di peso duratura e salutare.
Senza una dieta equilibrata, non c’è successo a lungo termine. L’uso occasionale dell’olio di cocco non nuoce certamente, tuttavia raccomandiamo di utilizzare principalmente oli con una maggiore quanità di acidi grassi insaturi.
Qual è la dose giornaliera consigliata di olio di cocco?
Come tutti gli altri oli, anche quello di cocco ha molte calorie: in media 869 kcal/ 100 g. Va quindi consumato con moderazione e la cosa migliore è attenersi alle dosi riportate nelle ricette. In linea generale, da 1 a 3 cucchiai rasi di olio di cocco al giorno sono un buon riferimento.
Olio di cocco per la cura del corpo
Un olio commestibile per la cura del corpo? Sì! Molte popolazioni utilizzano già da secoli l’olio di cocco come prodotto cosmetico. Non solo è più economico ma anche più ecologico e più salutare.
Lucentezza per i tuoi capelli
I preziosi grassi contenuti nell’olio di cocco penetrano nei capelli e ridanno loro vitalità. L’olio di cocco fa bene anche al cuoio capelluto: le proprietà antibatteriche dell’acido laurico giovano alla salute della cute e dei capelli.
Eccoti la ricetta di un’ottima maschera per capelli fai-da-te: riscalda l’olio di cocco frizionandolo tra le mani, spalmalo sui capelli asciutti e massaggia delicatamente il cuoio capelluto. Lascia riposare per 10 minuti, poi lavati i capelli normalmente con lo shampoo.
Peeling naturale
L’olio di cocco ha un effetto detergente e curativo. Per uno scrub naturale mischia circa 2 cucchiai di olio di cocco liquido con 2 cucchiai di sale fino. Lascia solidificare leggermente ed è pronto. Attraverso lo sfregamento il sale ha un effetto esfoliante mentro l’olio di cocco nutre e idrata la pelle. La sua funzione antibatterica è particolarmente importante in caso di pelle impura.
Olio di cocco puro
Durante la tua beauty routine giornaliera puoi utilizzare l’olio di cocco anche puro, direttamente dal barattolo, come crema notte, crema corpo, colluttorio, struccante o crema idratante. Applicalo come faresti con i prodotti cosmetici classici.
In breve
L’olio di cocco:
- è un tuttofare in cucina e per la cura del corpo,
- è perfetto per cuocere in padella,
- si presta alla cottura al forno e alle ricette crudiste,
- si può utilizzare puro per tanti trattamenti di bellezza,
- è la base ideale per i prodotti cosmetici fai-da-te.
Suggerimento extra: anche gli acidi grassi Omega 3 rientrano tra i grassi buoni. Scopri subito le nostre capsule vegane di Omega 3!
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Fonti dell’articolo
Il team editoriale di foodspring è composto da specialisti della nutrizione e dello sport. Ci affidiamo a studi scientifici per redigere ogni nostro articolo. Se vuoi saperne di più, leggi la nostra politica editoriale.
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