Disidratazione: quando il corpo ha bisogno di liquidi

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©mihailomilovanovic

Il tuo corpo è composto per il 70% di acqua. Basta una perdita di liquidi in piccola percentuale per provocare disidratazione: scopri come riconoscerne i sintomi.

L’acqua è responsabile di numerosi processi del tuo corpo: oltre a trasportare le sostanze nutritive, è essenziale per tenere sotto controllo la temperatura corporea e per la formazione di altri liquidi come la saliva, in più aiuta le strutture corporee a formarsi e rigenerarsi. 

Una scarsa assunzione di acqua può provocare col tempo diversi problemi; per evitarli è importante bere acqua a sufficienza, lungo l’intero arco della giornata. Parliamo soprattutto di acqua perché succhi e bibite varie sono sconsigliati dato l’alto contenuto di zuccheri: meglio piuttosto optare per bevande a basso contenuto calorico, come il e l’acqua con aceto di mele.

Disidratazione: definizione

Per disidratazione, deidratazione o ipoidratazione si intende una perdita significativa di acqua nell’organismo, in grado di provocare disturbi fisici e alterare diversi processi fino a condurre persino alla morte (essiccosi).

uomo sudato dopo sport
©Eugenio Marongiu

Diversi tipi di disidratazione

Le cause della disidratazione possono essere sostanzialmente due: o non hai assunto liquidi a sufficienza per un lungo periodo, oppure si è verificata una perdita eccessiva di acqua nel tuo organismo durante un certo lasso di tempo. Gli specialisti hanno individuato tre diverse tipologie di disidratazione, a seconda del rapporto tra acqua ed elettroliti persi.

In caso di perdita in proporzioni equilibrate si parla di disidratazione isotonica, che può essere conseguente, ad esempio, a un’eccessiva perdita di sangue.

Se si ha una maggiore eliminazione di acqua che di sostanze elettrolitiche si tratta invece di disidratazione ipertonica: è quanto avviene ad esempio in caso di febbre, ma anche per via di un’eccessiva sudorazione durante l’attività sportiva.

Da ultimo è possibile che si perdano più elettroliti che acqua: avremo allora una disidratazione ipotonica, che può essere contrastata mediante la semplice assunzione di bevande isotoniche. L’acqua in eccesso verrà infine nuovamente espulsa.

Il consiglio della redazione: il quantitativo d’acqua necessario per il tuo organismo varia a seconda dell’età, del peso e dell’attività fisica che svolgi. Scopri subito di quanti liquidi ha bisogno il tuo corpo!

Quanta acqua bere al giorno

Disidratazione: sintomi e cause

Fortunatamente per arrivare alla disidratazione ci vuole tempo, poiché la perdita di liquidi avviene sempre in modo lento e graduale. Purtroppo però molti non ne riconoscono i primi sintomi, oppure li interpretano in modo errato: ti spieghiamo allora quali potrebbero essere i primi campanelli d’allarme della disidratazione.

Fase iniziale

Tra i principali sintomi di un’insufficiente assunzione di liquidi troviamo il mal di testa, così come problemi di concentrazione, stanchezza, vertigini e urine scure: tutti segnali di un principio di disidratazione. Il tuo corpo ti chiede di reintegrare i liquidi anche attraverso la secchezza delle fauci: senza dubbio la sete è il segnale più evidente, tuttavia viene spesso confusa con la fame. Alle volte, invece, non si percepisce affatto, nonostante tu non stia bevendo a sufficienza.

Cause della disidratazione

Arriviamo così alle principali cause di disidratazione, prima tra tutte il semplice fatto di non bere abbastanza. Anche alcuni farmaci però possono alterare il meccanismo della sete o aumentare la quantità di urina prodotta, favorendo così la disidratazione.

La scarsità di liquidi può inoltre essere dovuta a problemi a livello renale, a demenza, febbre, vomito e diarrea; allo stesso modo anche mal di gola e faringite possono portare a una diminuzione della sete.

Disidratazione: conseguenze

Una disidratazione costante e progressiva può arrivare a limitare diversi processi del nostro organismo in modo sempre più grave. Tra le prime conseguenze troviamo i crampi muscolari, seguiti da nausea e stipsi, fino ad arrivare a insufficienza renale, perdita di coscienza e persino alla morte (essiccosi).

ragazza che beve
©johnkellerman

Disidratazione: quando bere di più?

In alcune circostanze è fondamentale garantire un adeguato apporto d’acqua per evitare conseguenze dannose. Se svolgi lavori fisici faticosi o pratichi sport, per garantire buone prestazioni non puoi fare a meno di acqua a sufficienza. Anche durante gravidanza e allattamento è importante bere di più, in modo da soddisfare non solo il tuo fabbisogno d’acqua, ma anche quello del tuo bambino.

Inoltre, quando le temperature aumentano notevolmente dovrai ovviamente bere di più per via dell’intensa sudorazione. E attenzione a fare lo stesso anche quando fa molto freddo: con l’aria fredda, infatti, si assorbono meno liquidi e anche le mucose si seccano più in fretta. Ecco perché in inverno il naso ci sembra spesso così secco.

In breve

  • Per disidratazione si intende un’eccessiva perdita di liquidi del tuo organismo.
  • Tra i principali sintomi figurano mal di testa, vertigini, stanchezza e urine scure.
  •  La sete viene spesso scambiata per fame.
  • Farmaci e malattie possono compromettere la sensazione della sete.

Fonti dell’articolo

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