Fibre muscolari: sei velocista o maratoneta?
Corridori velocisti o maratoneti, sollevatori di pesi o campioni di triathlon: dimmi che tipi di fibre muscolari hai e ti dirò che atleta sei. Scopriamo insieme quali sono le tipologie di fibre e cosa otterrai allenandole in modo mirato.
Cosa sono le fibre muscolari?
Il corpo umano è composto da oltre 650 muscoli, suddivisi in due categorie. I muscoli lisci fanno sì che i nostri organi assolvano ogni giorno le loro funzioni: sono i muscoli che lavorano in piena autonomia e sulla cui attività non abbiamo alcun controllo (muscoli involontari). I muscoli striati o scheletrici possono invece essere azionati o rilassati volontariamente, che si tratti di sollevare una forchetta, girarsi su un fianco per dormire o allenarsi in palestra.
Anche il muscolo cardiaco appartiene alla categoria dei muscoli striati, tuttavia il suo funzionamento è del tutto diverso e non possiamo esercitare alcun controllo sul suo movimento.
I muscoli scheletrici sono composti da singoli filamenti muscolari circondati da una guaina di tessuto e raccolti in fasci di, appunto, fibre muscolari.
Componente essenziale delle fibre sono le proteine, che ne costituiscono i filamenti. Questi possono presentare un diverso spessore e sono coinvolti in prima linea nei movimenti dei muscoli: se ad esempio contrai il bicipite i filamenti si sovrapporranno andando ad accorciare le fibre. Questo movimento di contrazione ti permette di muoverti, sollevare pesi e persino correre maratone.
Il concetto ormai è chiaro: le tue fibre sono composte da proteine, ecco perché se pratichi sport – soprattutto a livello di forza – non puoi fare a meno di una dieta proteica. In questo possono darti una mano anche le nostre Proteine Whey, che ti aiuteranno a rafforzare le fibre muscolari e a dare il massimo durante l’allenamento. E quanti gusti tra cui scegliere!
Fibre muscolari: i diversi tipi
Sostanzialmente si distinguono due tipi di fibre muscolari:
- le fibre muscolari di tipo I (fibre lente, rosse o ST, dall’inglese slow titch)
- le fibre muscolari di tipo II (o fibre a contrazione rapida, bianche o FT, dall’inglese fast twicht), le quali si suddividono a loro volta in fibre di tipo IIa e di tipo IIb.
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Cosa caratterizza i diversi tipi di fibre?
Ora proviamo a guardare ancora più da vicino le varie categorie. A distinguerle sono il colore, la velocità a cui si contraggono, il volume e il numero dei mitocondri, autentiche “centrali elettriche” delle cellule muscolari in grado di convertire grasso e glucosio in energia, più precisamente in ATP (adenosina trifosfato).
A seconda del tipo, le fibre svolgeranno diverse funzioni: come puoi immaginare quando corri in velocità ne utilizzerai alcune, mentre durante una maratona ne coinvolgerai altre.
I tipi di fibre muscolari: una panoramica
Fibre muscolari di tipo I | Fibre muscolari di tipo IIa | Fibre muscolari di tipo IIb | |
Colore | Rosso | Bianco | Bianco |
Affaticamento | Molto lento | Lento | Veloce |
Velocità nella contrazione | Lente | Veloci | Molto veloci |
Potenza | Limitata | Moderata | Alta |
Diametro | Piccolo | Medio | Grande |
Metabolismo prevalente | Aerobico (ossidativo) | Aerobico (ossidativo) | Anaerobico (glitolitico) |
Principale fonte di energia | Grassi | Carboidrati, creatina | ATP, creatina |
Resistenza alla fatica | Più di 30 minuti | Meno di 30 minuti | Meno di 60 secondi |
Discipline sportive connesse | Sport di resistenza su lunghe distanze (ad esempio maratone) | Sport di resistenza su medie distanze (ad esempio arrampicata o nuoto) | Corsa veloce, allenamento di forza, sollevamento pesi |
Nel momento in cui utilizzi un muscolo il corpo si adopererà per lavorare nel modo più efficiente possibile. Innanzitutto coinvolgerà le fibre di tipo I, che sono più lente e richiedono un consumo inferiore di energia; si attiveranno poi le fibre di tipo II solo quando la forza richiesta lo rende necessario.
Se ad esempio devi recarti da A a B le fibre di tipo I saranno più che sufficienti, ma per fare un piegamento sulle gambe ti servirà decisamente più forza: è a quel punto che il tuo corpo coinvolgerà le fibre di tipo IIa, e solo infine le IIb per affrontare uno sforzo ancora maggiore.
E tu di che fibra sei?
Proprio come te, anche la tua muscolatura è unica. Ogni muscolo del tuo corpo presenta parti di tutte e tre le tipologie, ma la loro proporzione e il numero delle fibre stesse varia da persona a persona e dipende da due fattori, ossia dalla funzione del muscolo e da una questione genetica.
Il compito dei muscoli della schiena, ad esempio, è quello di mantenere il corpo in posizione eretta e di conferirgli stabilità. Non devono dunque lavorare con la massima rapidità e in modo “esplosivo”, ma piuttosto reggere agli sforzi per lungo tempo: per questo la muscolatura del dorso è composta per lo più da fibre di tipo I.
Anche la proporzione tra le fibre muscolari dipende da fattori genetici: che tu possegga muscoli più inclini alla resistenza o alla forza, e dunque riesca meglio nella corsa su lunghe distanze rispetto agli sprint, è tutta una questione di predisposizione.
Come allenare i vari tipi di fibre muscolari
Abbiamo visto che la ripartizione delle diverse fibre muscolari, ossia tra quelle rapide e forti vs. le fibre lente ma resistenti, è scritta fin dalla nostra nascita. È la natura a determinare se sei fatto/a per le discipline di resistenza o per quelle di forza. Ma quindi se si nasce bodybuilder non si potrà mai diventare maratoneti?
Chi ha fibre muscolari di tipo I non potrà mai modificarle, per quante ore possa passare tra palestra e attrezzi. Il giusto allenamento ti aiuterà però ad aumentare le prestazioni delle fibre di cui disponi, ampliando il volume dei filamenti al loro interno. Più le fibre muscolari di tipo I o II crescono, maggiore sarà la tua resistenza o la tua forza massima nonché la tua velocità di movimento.
È tutta dunque una questione di allenamento e di motivazione: chi vuole correre una maratona ed è disposto/a a dare il massimo ce la farà, indipendentemente dalla composizione delle sue fibre. Ma capire se correre ti appassiona o meno e che risultati otterrai… questa è tutta un’altra storia!
In breve
- I muscoli sono composti da fibre, che si dividono in due categorie: le fibre muscolari di tipo I hanno maggiore resistenza e sono a contrazione lenta, mentre quelle di tipo II sono più potenti e si contraggono rapidamente.
- Gli sport di resistenza con tempi di sforzo superiori ai 30 minuti, come le maratone, vanno ad attivare le fibre di tipo I.
- L’allenamento di forza o gli scatti, che richiedono movimenti rapidi, potenti ed “esplosivi”, coinvolgeranno invece le fibre di tipo II.
- Le proporzioni tra i due tipi di fibre variano da persona a persona e dipendono sia dalla funzione del muscolo, sia dalla predisposizione genetica individuale.
- La quantità di fibre di un tipo o dell’altro è determinata fin dalla nascita, ma un allenamento appropriato è in grado di aumentare comunque le prestazioni.
Fonti dell’articolo
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