Tre ottimi motivi per tenere un diario

Ecco perché aiuta (non solo contro le pene d’amore).
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Chica escribiendo en su diario © foodspring

A volte l’idea di un diario viene associata ad un quadernetto ricoperto di adesivi, chiuso da un lucchetto che custodisce i segreti più profondi delle pene d’amore adolescenziali. In realtà è stato scientificamente dimostrato che trascrivere i propri pensieri e le proprie esperienze ha un effetto positivo sia sulla salute che sul benessere generale, in particolar modo per quanto riguarda il rendimento quotidiano.

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I vantaggi di tenere un diario

A tutti capita di avere il caos in testa in certi giorni, e i pensieri si rincorrono in maniera confusa. Per metterli in ordine c’è chi prova a metterli nero su bianco, perché scrivere aiuta a elaborare le cose. Ma cosa dice la scienza, quali sono i benefici dimostrati che scaturiscono dal tenere un diario?

  • Rafforzamento del sistema immunitario

Fin dal 1986 i ricercatori hanno cercato di capire se scrivere influenzi il sistema immunitario, e se sì come. Il professore di psicologia James Pennebaker diede il via a tale ricerca con uno studio che prevedeva che i partecipanti scrivessero per quindici minuti al giorno. Un gruppo ha trascritto i propri pensieri e sentimenti più profondi, mentre il gruppo di controllo ha scritto su temi neutri, come l’arredamento della propria camera. Nei sei mesi successivi si è osservato che i partecipanti del primo gruppo hanno avuto significativamente meno bisogno di cure mediche rispetto ai volontari del gruppo di controllo. Da quel momento sono stati condotti molti studi specifici. Uno studio pubblicato sulla rivista Brain, Behavior and Immunity mostra come la scrittura funzioni non solo preventivamente, ma può anche contribuire a una guarigione più rapida dopo un infortunio.

Uno studio su 120 partecipanti ha dimostrato che le ferite provocate da biopsia con punch cutaneo guarivano meglio nei soggetti che tenevano un diario sulle loro emozioni, a differenza del gruppo di controllo che scriveva su argomenti neutri, come l’arredamento d’interni. Pare che l’effetto curativo si verifichi solo nel breve termine, ma le cause di questo fenomeno non sono ancora state adeguatamente indagate.

Nonostante non vi siano dati sufficienti per formulare raccomandazioni chiare, vale comunque la pena tentare.

  • Salute emotiva

Per molti tenere un diario significa cercare di liberarsi dei pensieri negativi trascrivendoli. Alcuni studi hanno dimostrato l’effetto curativo della scrittura sulla salute emotiva. Uno studio della Pennsylvania State University condotto negli Stati Uniti su 70 partecipanti ha evidenziato, ad esempio, che con questo esercizio 35 partecipanti hanno riportato una riduzione dello stress mentale, delle preoccupazioni e dell’ansia, così come una maggiore resilienza. Gli altri partecipanti facevano invece parte del gruppo di controllo. Uno studio pubblicato sulJournal of Contemporary Psychologysostiene che trascrivere gli eventi passati con un impatto negativo a lungo termine sulla salute mentale aiuti ad elaborare meglio gli eventi stessi.

  • Qualità del sonno

Il professor Pennebaker sostiene che chi è in grado di accettare le proprie esperienze gode di una migliore qualità del sonno e di una memoria migliore. Naturalmente chi è più riposato è anche in grado di concentrarsi meglio e di ottenere risultati migliori nella vita quotidiana. Uno studio pubblicato dal Journal of Experimental Psychologyraccomanda a chi scrive prima di andare a dormire di annotare le cose da fare per togliersele dalla testa piuttosto che rimuginare su eventi passati, in quanto farlo prima di dormire può rendere il sonno agitato. Va detto che lo studio è stato condotto solo su 60 partecipanti, pertanto la validità è circoscritta. Prova ciò che ti fa bene e funziona meglio per te.

Come tenere un diario

Scrivere un diario è molto soggettivo, consigliamo quindi di non seguire rigide istruzioni, in fondo si tratta di trovare la propria strada. Tenere a mente alcuni punti prima di iniziare può però aiutare.

  • Tempistiche: quanto e quanto spesso scrivi dipende interamente dalle tue preferenze. Inserire la scrittura nella propria routine aiuta a mantenere l’abitudine nel lungo termine, che sia poi al mattino o alla sera dipende interamente da come è strutturata la tua giornata. Non è necessario scrivere ogni giorno. Come spiega il professor Pennebaker sul New York Times, scrivere ogni giorno della stessa cosa può portare a rimuginare troppo. Se sei a un punto morto, ti rendi conto che stai girando in tondo e che non riesci a lasciar perdere l’argomento è meglio provare un approccio diverso e schiarirsi le idee ad esempio con una corsa, parlando con una persona di fiducia, con un aperitivo al bar o facendo qualsiasi cosa ti faccia stare bene.
  • Ambiente: trova un posto senza distrazioni. Attiva la modalità aereo sul tuo telefono e renditi irraggiungibile per un po’. Decidi tu se preferisci scrivere i tuoi pensieri al computer, sul cellulare o con carta e penna. Lo studio non si riferisce a un tipo di scrittura specifico.
  • Rinuncia al controllo: stai scrivendo solo ed esclusivamente per te e per nessun altra persona. Non importa se commetti errori di ortografia, se le frasi sono confuse, se non hanno un senso o se invece scrivi in modo ordinato. Non rifletterci troppo, lascia che le parole scorrano liberamente nell’ordine in cui ti vengono in mente. Forse ogni tanto ti sorprenderanno e ti daranno nuove prospettive sul tuo subconscio. Se non sai esattamente come iniziare, parti dalle piccole cose. Scrivi in poche righe ciò per cui provi gratitudine, oggi o in generale. All’inizio può sembrare un po’ stucchevole, ma come è stato dimostrato aiuta a ridurre i sentimenti negativi. Non importa come inizi, vedrai che poi diventa più facile.
  • Prenditi cura di te: spesso non sappiamo cosa abbiamo in mente finché non ci diamo l’opportunità di far scorrere tutto senza filtri. Se vengono a galla sentimenti che non riesci a gestire vuol dire che la scrittura ha centrato il suo obiettivo. Sfrutta questi sentimenti come opportunità per affrontarne le cause e confrontati con persone di fiducia. I ricercatori sottolineano che non è solo la scrittura in sé che conta, ma è soprattutto il modo in cui si affrontano le emozioni e i pensieri che essa evoca.

Tenere un diario è molto soggettivo e aiuta tutti in modo diverso. Vale la pena provarci e scoprire dove ti porta, magari a conoscerti un po’ meglio. Tra qualche anno potresti essere entusiasta di rileggere nei tuoi diari quello che scrivi ora, e riscoprire i pensieri del tuo Io di dieci anni fa.

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Fonti dell’articolo

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