I 6 ormoni della felicità: quali sono e come attivarli

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Mann schaut strahlend vor Freude auf sein Smartphone ©Tim Robberts

Gli ormoni della felicità sono veri e propri messaggeri chimici da cui dipende il nostro benessere: tra questi la dopamina, la serotonina e l’ossitocina. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui principali ormoni responsabili di umore & co. e sui loro effetti.

Ormoni della felicità: che cosa si intende?

Con “ormoni della felicità” ci si riferisce a tutte quelle sostanze chimiche rilasciate soprattutto a livello cerebrale che, con i loro effetti sull’organismo, contribuiscono positivamente anche al nostro benessere, tanto a livello psichico quanto fisico. Ecco allora che ormoni e neurotrasmettitori, che raggiungono le diverse parti del corpo mediante i canali nervosi e sanguigni, sono in grado di rilassarci, alleviare il dolore e aumentare la concentrazione.

Tra i principali ormoni della felicità troviamo dopamina, serotonina, ossitocina, adrenalina e noradrenalina, insieme a endorfina e feniletilamina.

Quali sono gli ormoni della felicità?

Interagendo tra loro, questi ormoni sono in grado di influire significativamente sul nostro benessere. Ecco una panoramica dei principali “portatori di felicità” e dei loro effetti:

OrmoneFunzioneEffetto
DopaminaL’ormone della motivazionePotenzia lo slancio interiore e la motivazione.
SerotoninaL’ormone del benessereMigliora l’umore e riduce l’ansia.
OssitocinaL’ormone dell’amoreAumenta la fiducia, favorisce l’affettività e riduce lo stress.
Adrenalina e noradrenalinaGli ormoni del coraggioProvocano stress positivo a breve termine e aumentano la concentrazione e la volontà di agire.
EndorfineGli ormoni dell’energiaRiducono la percezione del dolore e aumentano la motivazione.
FeniletilaminaL’ormone del piacereAumenta la libido e il sentimento amoroso.

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Dopamina: l’ormone della motivazione

Coppia corre felice nel parco
©PeopleImages

La dopamina è una delle sostanze chimiche più importanti per il nostro benessere. Poiché favorisce lo slancio a livello interiore, viene in genere collegata direttamente alla motivazione: se infatti i livelli di dopamina sono in equilibrio risulterà più facile perseguire i propri obiettivi. Il motivo è semplice: una volta rilasciata nel cervello, la dopamina attiva il cosiddetto “sistema di ricompensa”, innescando una sensazione di gratificazione.

Combinata con la serotonina, l’ormone del benessere, induce il desiderio di ripetere l’esperienza appena vissuta, ed ecco che continuerai a lavorare a quel progetto o proseguirai con l’allenamento per sentire di nuovo quella sensazione positiva.

Insieme alla noradrenalina e alla serotonina, dalla dopamina dipendono inoltre motricità, coordinazione e capacità di concentrazione. (1)

Serotonina: l’ormone del benessere

Non è un caso se la serotonina è nota anche come “ormone del benessere” dato che influisce su diversi ambiti, tra cui la percezione del dolore, il riposo e il desiderio sessuale. Questa sostanza ha inoltre un ruolo di primo piano nella determinazione di stati d’animo quali l’equilibrio interiore, la serenità e la soddisfazione.

La serotonina induce una condizione di equilibrio interiore e apporta un certo slancio; inoltre sul lungo periodo aumenta la resistenza allo stress e diminuisce l’ansia.

A seconda dell’area su cui andrà ad agire può avere un effetto calmante, stimolare la memoria o garantire una buona qualità del sonno: ne modula infatti la struttura e permette il passaggio da un ciclo di riposo all’altro.

Ossitocina: l’ormone dell’amore

due uomini all'aperto affettuosi con il loro cane
@svetikd

L’ossitocina è conosciuta anche come “ormone dell’amore”. Come risulta chiaro dal nome, questa sostanza ha un ruolo di prim’ordine quando si instaurano rapporti di coppia: oltre a rafforzare l’empatia, aumenta l’eccitamento fisico e favorisce la fiducia nel partner, per questo è denominata anche ormone della fedeltà.

Inoltre svolge un ulteriore compito non di poco conto, visto che è in grado di combattere lo stress garantendo una sensazione di relax e contrastare gli effetti del cortisolo, responsabile degli stati di nervosismo.

Non da ultimo è anche “l’ormone del legame materno”: questa sostanza è infatti coinvolta in diverse fasi successive alla nascita ed è determinante per la creazione del vincolo madre-figlio. (2)

Adrenalina e noradrenalina: gli ormoni del coraggio

Adrenalina e noradrenalina entrano in gioco soprattutto nei momenti di maggiore stress e, interagendo tra loro, aumentano concentrazione, attenzione e motivazione.

È quando si presenta una minaccia o un forte stress che la noradrenalina viene rilasciata nel cervello, preparandoti “all’azione” e dando luogo alla tipica reazione di attacco o fuga (fight or flight), che prevede l’aumento della frequenza cardiaca e dei livelli di zucchero, nonché dell’apporto di ossigeno al cervello.

Lancio in tandem
@Graiki

L’adrenalina è invece l’ormone dello stress dalla rapida azione, il cui compito principale è quello di fornirti l’energia necessaria per reagire prontamente in situazioni di emergenza: il suo effetto è infatti altamente positivo e stimolante. Di sicuro avrai già sentito parlare delle “scariche di adrenalina”, tipiche di situazioni quali una corsa sulle montagne russe o un lancio con il paracadute. Se rilasciato in misura eccessiva, questo ormone può però provocare anche ansia e inquietudine. (3)

Endorfine: gli ormoni dell’energia

Le endorfine sono ormoni che, in primo luogo, svolgono una funzione di antidolorifico naturale, impedendo a livello cerebrale e del midollo spinale che la sensazione di dolore venga trasmessa: ecco perché queste sostanze vengono rilasciate in caso di gravi lesioni.

Questi ormoni procurano inoltre una sorta di stato di euforia, proprio come accade a volte durante l’allenamento, quando sei sul punto di mollare e ti pervade una scarica di energia. Di questo dobbiamo ringraziare proprio le endorfine, che regolano e diminuiscono la sensazione di stanchezza. (4)

Feniletilamina: l’ormone del desiderio

Se si è guadagnato la denominazione di ormone della libido è perché proprio da questa sostanza dipende lo “stomaco in subbuglio” tipico di quando si è innamorati, nonché l’eccitamento a livello fisico. Insieme all’ossitocina, l’ormone dell’amore, la feniletilamina rappresenta la “base chimica” per i rapporti affettivi.

Oltre a potenziare il desiderio provoca anche cali della concentrazione a breve termine: quando viene rilasciata, il corpo si ritrova in una condizione simile all’euforia ed è pervaso da una sensazione di soddisfazione.

Le “farfalle allo stomaco” che riesce a scatenare non si presentano però solo in concomitanza con l’innamoramento, ma anche durante l’attività sportiva. Proprio così! (5)

Ormoni della felicità: come attivarli

La sensazione di felicità è data da una complessa interazione tra diversi ormoni che agiscono in contemporanea sul nostro corpo. Ma se su molti processi non abbiamo alcun potere, altri invece possono essere “veicolati”: basta sapere come sfruttare la chimica a proprio favore!

Donna in spiaggia mostra i muscoli
©Luis Alvarez

Ecco i nostri consigli per attivare gli ormoni della felicità:

  1. Sfrutta la luce: il rilascio di serotonina, l’ormone del benessere, aumenta con l’esposizione alla luce del giorno. Cerca dunque di trascorrere quotidianamente almeno 30 minuti all’aria aperta: questo piccolo trucco non solo aumenterà la tua soddisfazione personale, ma rinforzerà anche il tuo sistema immunitario.
  2. Pratica sport: il rilascio di endorfine, dopamina, adrenalina e noradrenalina è strettamente connesso all’attività sportiva. Che ti dedichi a un allenamento HIIT o allo yoga o che tu faccia una passeggiata, un’attività sportiva regolare ti garantirà sempre un maggiore benessere.

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  1. Non sottovalutare il contatto fisico: l’accoppiata di ormoni composta da ossitocina e feniletilamina ha bisogno di una certa vicinanza fisica per essere attivata. Chi è single può sempre però recuperare con una sessione di massaggi o con qualche coccola con il suo amico a 4 zampe.
  2. Segui la giusta alimentazione: un pasto ricco di proteine e carboidrati è in grado di contribuire all’equilibrio ormonale e, di conseguenza, agire positivamente sugli ormoni della felicità. Ecco i nostri consigli per un’alimentazione sana ed equilibrata.
  3. Rilassati: stress e negatività sono veleno puro per il nostro benessere. Prova dunque a concederti qualche momento di relax nel corso della giornata, ad esempio praticando la meditazione, con qualche esercizio di respirazione o mettendo per iscritto i tuoi pensieri. Anche i trattamenti benessere di una spa o una sessione in sauna potranno avere un effetto positivo.
  4. Ridi: “Fake it till you make it” dicono in inglese – in effetti per stimolare la tua felicità puoi provare anche a indurre il buon umore. Una risata apporta al nostro corpo diversi benefici, riducendo lo stress e incentivando l’attività di dopamina, serotonina ed endorfina.

In breve

  • Gli ormoni della felicità sono messaggeri chimici che, interagendo tra loro, sono in grado di apportare una sensazione di benessere al nostro organismo.
  • La categoria degli ormoni della felicità comprende sei sostanze e neurotrasmettitori diversi ossia dopamina, serotonina, ossitocina, adrenalina/noradrenalina, endorfine e feniletilamina.
  • La dopamina attiva una sensazione di gratificazione a livello cerebrale e favorisce lo slancio interiore.
  • La serotonina è l’ormone della felicità: limita gli stati d’ansia e riporta il buon umore.
  • L’ossitocina è l’ormone dell’amore: rafforza i legami e il senso di fiducia e riduce lo stress.
  • L’adrenalina e la noradrenalina ci preparano all’azione in situazioni di forte stress, aumentando la concentrazione e le prestazioni personali.
  • Le endorfine influenzano positivamente i nostri livelli di energia e alleviano la percezione del dolore.
  • La feniletilamina è strettamente collegata a desiderio e innamoramento ed è responsabile delle cosiddette “farfalle nello stomaco”.
  • Il rilascio degli ormoni della felicità può essere indotto con un po’ di movimento all’aria aperta, tramite lo sport, l’alimentazione, il relax e il contatto fisico.

Fonti dell’articolo

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  • (1) https://roempp.thieme.de/lexicon/RD-04-02381 https://d-nb.info/1024873676/34 https://www.nih.gov/news-events/nih-research-matters/dopamine-affects-how-brain-decides-whether-goal-worth-effort
  • (2) https://www.nature.com/articles/s41562-020-0878-x https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/21250892/
  • (3) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3056281/ https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4899514/
  • (4) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3104618/ https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/6091217/
  • (5) https://www.scq.ubc.ca/is-there-a-neurochemical-basis-for-falling-in-love/
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