Resilienza: come coltivare la forza d’animo

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Eine Frau flext stolz ihren Oberarm ©LumiNola

Cosa ci permette di affrontare i momenti più difficili della vita in modo positivo e con tenacia? È la resilienza, quella capacità di resistenza psichica che, secondo i ricercatori, consente di reagire alle situazioni di crisi con una certa serenità. Quest’anno in particolare la pandemia di coronavirus ci pone di fronte a una dura prova, mostrandoci l’importanza della resilienza. Ti sveliamo su cosa si basa la tua forza d’animo e come lavorarci su.

Che cos’è la resilienza?

Le sconfitte e i momenti difficili fanno parte della vita e non sempre possono essere evitati, tuttavia sta a te decidere come reagire davanti a queste situazioni. La resilienza ci mostra come far fronte alle crisi e come uscirne. 

Il termine deriva dal latino resilire, ossia “saltare indietro, rimbalzare”1, che si applicava ai materiali designandone la flessibilità e la capacità di riacquistare la forma originaria dopo un forte stimolo esterno.

Per quanto riguarda le persone, essere resilienti in situazioni difficili quali licenziamento, separazione dal partner, stress sul lavoro o anche colpi più duri del destino significa riuscire ad andare avanti nel migliore dei modi possibili o addirittura crescere grazie a questa esperienza2

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Avrai già sentito storie di persone che ti hanno affascinato e ispirato. Prova a pensare magari a Stephen Hawking, il celebre fisico che, nonostante una severa forma di paralisi muscolare, ha continuato a dedicarsi alla ricerca raggiungendo risultati incredibili. O a Maya Angelou, che dopo un’infanzia sofferta tra numerosi abusi non si è rassegnata ed è diventata la prima tassista nera di San Francisco, per poi affermarsi come cantante, ballerina, poetessa e autrice. La sua composizione Still I Rise è un inno alla resilienza. E ancora Arnold Schwarzenegger, che nonostante da piccolo abbia subito le percosse del padre è oggi un bodybuilder, attore e imprenditore di successo.

Cosa hanno in comune queste persone? Il destino non è stato certo dalla loro e sono tutte cresciute in un contesto difficile, ciononostante hanno tenuto duro e sono riuscite a ottenere il successo a cui aspiravano. Quello della resilienza è un fenomeno così appassionante da essere anche oggetto di studi scientifici.

Nell’ambito di uno studio su un lungo periodo3 è stato osservato lo sviluppo di un gruppo di bambini dall’infanzia all’età adulta. Alcuni di questi erano esposti a rischi maggiori poiché nati in un contesto di povertà o conflitto, o ancora con patologie. Nel corso degli anni circa un terzo dei bambini di questo “gruppo a rischio” ha avuto un percorso inaspettato.

Dopo 40 anni di ricerca i risultati hanno dimostrato che i soggetti resilienti hanno presentato un tasso di mortalità basso e minori malattie croniche, inoltre hanno registrato una percentuale inferiore di divorzi. A caratterizzare il gruppo dei resilienti erano un approccio positivo alla vita, relazioni stabili e un lavoro soddisfacente.

Ma qual è stato dunque il loro segreto? Secondo la psicologa Emmy Werners nella vita di questi bambini c’è stata almeno una persona sempre pronta a sostenerli e spronarli, fosse un parente, un insegnante o un amico.

Donna che gioisce
©FJ-Jimenez

I 7 pilastri della resilienza

Le persone resilienti sono in grado, nonostante lo stress e le sconfitte, di condurre una vita soddisfacente e di successo. Cosa le differenzia dunque dalle altre? I 7 pilastri della resilienza ne riportano le caratteristiche più importanti.

Capacità di accettare le cose

Le cose succedono, non ci si può fare nulla. Se le accetti così come stanno potrai liberarti di false speranze e aspettative e abituarti più rapidamente a una nuova situazione.

Ottimismo

L’ottimismo, lo sappiamo bene, è la capacità di affrontare la vita con positività. Vivere ogni giorno con ottimismo non permette di evitare i problemi, anzi, ma ti aiuterà a capire che in ogni momento difficile c’è qualcosa di buono e che le circostanze possono sempre migliorare.

Autoefficacia

Con questo termine si intende la convinzione di riuscire a dominare vari aspetti della vita con le proprie forze, credendo in sé stessi. Chi è in grado di farlo di fronte ai problemi non cerca un colpevole su cui puntare il dito, ma piuttosto una soluzione. I tiri mancini del destino non ti faranno soffrire di meno, ma anziché bloccarti reagirai attivamente.

Responsabilità individuale

Le persone resilienti rispondono della propria vita in modo responsabile piuttosto che subire le circostanze o accusare gli altri. Affronterai dunque i tuoi problemi cercando di risolverli con responsabilità invece che reagire con impotenza.

Apertura ai rapporti sociali

Una rete di rapporti solidi e stabili, tra famiglia e amici, è fondamentale per la salute psichica. In momenti di difficoltà, anche il solo pensiero di poter contare su certe persone vicine a te ti sarà d’aiuto. La mancanza di sostegno da parte degli altri rappresenta invece un fattore di rischio.

Ricerca di soluzioni

Volere è potere. Le persone resilienti cercano sempre una soluzione e provano a realizzarla concretamente. Una situazione di crisi può essere in qualche modo risolta, oppure può rappresentare un’opportunità per fortificarti.

Sguardo rivolto al futuro

Avere degli obiettivi e dei piani per il futuro aumenta la tua motivazione e ti guida lungo il cammino. Se ti concentri sui tuoi desideri è anche più probabile che tu riesca a raggiungerli, perché lavorerai un passo alla volta per fare ciò che serve per realizzarli.

Donna forma una finestrella con le mani
©RyanJlane

Si può imparare a essere resilienti?

La risposta è sì! Nessuno nasce resiliente, ma si tratta piuttosto di un processo di adattamento a diversi fattori di stress, di natura variabile e legato al contesto4. In altre parole, nel corso della loro vita i soggetti resilienti hanno imparato ad adattarsi alle situazioni di difficoltà e a gestirle. La resilienza viene dunque considerata una forma di reazione che permette di valutare una situazione in modo diverso rispetto a chi non vede via d’uscita.

Dai risultati delle ricerche sulla resilienza pare che chi ha già fatto esperienza della “spinta” che può dare alle cose e del riconoscimento che può ottenere riesca a mantenere una certa positività anche nei contesti più avversi. Questo approccio positivo permette di vedere le difficoltà come una sfida anziché farsi spaventare.

Fattori che influenzano la resilienza di ciascuno sono i rapporti sociali e le esperienze che ci spronano ad andare avanti. In poche parole, le persone intorno a te che ti motivano e ti rivolgono le loro attenzioni possono aiutarti a credere nelle tue azioni, aumentando così la tua resilienza.

Anche dei “paradigmi di resilienza”, ossia persone che nella vita hanno superato sfide di ampia portata, possono aumentare la tua convinzione dell’influenza diretta che puoi avere sugli eventi5.

Chi è resiliente ha una diversa struttura cerebrale?

Non ci sono differenze fisiche che possano determinare una maggiore resilienza, tuttavia i neurotrasmettitori del cervello inviano i segnali da un neurone all’altro, andando a costituire appunto la resilienza.

Secondo uno studio6, le strutture cerebrali attivate quando otteniamo un riconoscimento svolgono un ruolo rilevante a livello di resilienza. La ricerca ha infatti dimostrato che piccole ricompense sono in grado di attenuare lo stress nei soggetti coinvolti. Altri studi hanno evidenziato che riflettere sui propri valori o richiamare alla mente ricordi felici fortifica la resilienza2.

Uomo fa la verticale sulle mani
westend61

Come rafforzare la resilienza?

Vorresti essere più resiliente? Ottimo obiettivo! Tutti possiamo infatti migliorare il modo in cui affrontiamo i momenti di crisi, ma non si impara certo dall’oggi al domani. È un processo che richiede tempo e che non ha un decorso lineare, ma che ci fa avanzare “saltando” da un punto all’altro. Si tratta dunque di assumere un certo atteggiamento attuandolo giorno dopo giorno, finché non diventa un’abitudine. Devi solo farlo tuo.

Abbiamo raccolto alcuni consigli che potranno aiutarti a gestire al meglio stress e difficoltà. Eccoli!

Dedicati ai rapporti sociali 

Gli esseri umani sono animali sociali, per questo il contatto con gli altri ci dona una grande forza. Anche se la vita può portare le persone su strade diverse o se a causa della pandemia in corso non è possibile incontrarsi personalmente, prova comunque a mantenere i rapporti sociali e a dedicarvi più tempo. L’era digitale in cui viviamo dopotutto ce lo consente: puoi incontrare le persone in modalità virtuale per fare due chiacchiere o anche solo fare una partita a un gioco online. Pensaci: i veri amici non hanno prezzo. E lo stesso vale anche per la famiglia.

Meglio essere attivi, non passivi!

A volte ci sembra che lo stress prenda il sopravvento e reagiamo solo passivamente agli eventi, facendoci trasportare dalla corrente. Se ti trovi a fronteggiare un problema prova a pensare a come risolverlo e procedi in maniera mirata verso l’obiettivo. Un modo per essere davvero attivi è controllare le proprie emozioni. Guarda alla situazione di stress che stai vivendo per quella che è: forse non è così terribile come ti sembrava di percepirla. Prova a mettere da parte per un attimo le emozioni negative e vedrai, riuscirai a pensare più lucidamente e ad arrivare più in fretta a una soluzione.

Pratica la gratitudine

Impara ad apprezzare le cose che hai, magari scrivendo nero su bianco tre cose per cui sei grato/a. Nei momenti di crisi questo esercizio ti aiuterà a vedere la situazione in modo più positivo e da un’altra prospettiva, valutandola sotto una nuova luce. Lo stress infatti non comporta solo conseguenze negative: un momento difficile, ovviamente a seconda dei casi, può essere visto anche come una sfida o un’occasione per crescere.

Aumenta la fiducia in te

Le persone sicure di sé non si lasciano spaventare dalle situazioni di stress, ma fanno affidamento su sé stessi e sulle proprie capacità. Vorresti sapere come aumentare la tua autostima?

Prova a pensare alle esperienze positive che hai vissuto finora. Come ti sentivi? I ricordi positivi possono aiutarci a reagire con maggiore serenità davanti ai momenti di stress. C’è qualcosa che ti rende particolarmente fiero/a di te? Allora cerca di rivivere mentalmente i successi di questo tipo: riuscirai così a costruire una maggiore autostima, passo dopo passo. I risultati raggiunti in passato ti daranno la giusta fiducia per fare grandi cose anche in futuro.

Uomini che fanno trazioni alla sbarra
©Corey Jenkins

Trova un hobby adatto a te

L’allenamento ti aiuta a liberare la mente, disfarti dello stress e a prendere le distanze dai tuoi problemi: non è un caso se fin dall’antichità si parla di “mente sana in corpo sano”. Lo sport attiva infatti il rilascio di endorfine, che migliorano l’umore donandoti una sensazione di contentezza e rafforzando così la tua capacità di reagire alle situazioni di stress.

Inoltre quando ti alleni puoi fissarti degli obiettivi concreti, come imparare a fare la verticale o le trazioni alla sbarra. Così facendo ti porrai in prima persona delle nuove sfide e, una volta superate, sarai fiero/a di te e avrai più fiducia nelle tue capacità. Ed ecco che, se le circostanze lo permettono, potrai applicare questo approccio anche ad altri ambiti della vita.

Ovviamente non devi praticare per forza uno sport. Ognuno di noi combatte lo stress diversamente: dipingendo, leggendo un libro, suonando uno strumento o anche con passeggiate regolari all’aria aperta. Alla fantasia non ci sono limiti! Trova dunque un hobby che faccia al caso tuo e vedrai come ti aiuterà a rilassarti e a eliminare lo stress.

Disclaimer: il presente articolo contiene una serie di consigli per gestire al meglio le situazioni di stress, tuttavia non si sostituisce a un consulto medico o a una terapia. Se la tua quotidianità o quella delle persone a te care è contraddistinta da stanchezza e malumori, sul lungo periodo dovresti chiedere aiuto a un professionista. I primi sintomi di un momento di depressione possono essere carenza di energia, stanchezza costante, irritabilità, paura, disturbi del sonno, mancanza di slancio, apatia e perdita di appetito7.

In breve

  • La resilienza è la capacità di resistere a fattori di stress e può essere allenata.
  • Anche nelle situazioni difficili le persone resilienti trovano sempre qualcosa di buono, vedono in un problema una nuova sfida e credono di riuscire a influenzare o prendere in mano il proprio destino.
  • I rapporti sociali e i modelli di resilienza portano a essere più resilienti.
  • La ricerca attiva di una soluzione, un’elevata fiducia in sé e un hobby adeguato possono aiutarti a gestire al meglio le situazioni di stress.

Fonti dell’articolo

Il team editoriale di foodspring è composto da specialisti della nutrizione e dello sport. Ci affidiamo a studi scientifici per redigere ogni nostro articolo. Se vuoi saperne di più, leggi la nostra politica editoriale.

  • 1https://flexikon.doccheck.com/de/Resilienz?utm_source=www.doccheck.flexikon&utm_medium=web&utm_campaign=DC%2BSearch
  • 2https://www.quarks.de/gesellschaft/psychologie/resilienz-gegen-stress-gewappnet/
  • 3N. Ölsböck (2013) Resilienz–die innere Widerstandskraft. In: Psychologie in Österreich 2.
  • 4K. Fröhlich-Gildhoff und M. Rönnau-Böse (2019): Resilienz. 5. Auflage Ernst Reinhardt GmbH & Co KG Verlag München.
  • 5C. Wustmann (2011) Resilienz in der Frühpädagogik – Verlässliche Beziehungen, Selbstwirksamkeit erfahren. In Handbuch Resilienzförderung, S. 350-359.
  • 6Janine M.Dutchera, J. David Creswell (2013): The role of brain reward pathways in stress resilience and health. In: Neuroscience & Biobehavioral Reviews, Volume 95, December 2018, S. 559-567.
  • 7https://www.neurologen-und-psychiater-im-netz.org/psychiatrie-psychosomatik-psychotherapie/stoerungen-erkrankungen/depressionen/fruehsymptome/

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