Reverse diet: che cos’è e come farla.
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Siete curiosi di scoprire che cos’è la Reverse diet? Ce lo spiega Serefitfun che ci racconta come questa dieta l’abbia aiutata a superare una fase di stallo.
In cosa consiste la Reverse diet? Raccontaci la tua esperienza diretta e come ne sei venuta a conoscenza.
Il concetto che sta alla base della Reverse diet è un lento ma costante incremento delle kcal ingerite in modo da permettere al corpo di abituarsi al graduale aumento dell’introito calorico. Cos’è dunque che si andrà ad aumentare? I carboidrati, tanto demonizzati ma estremamente importanti per il nostro corpo e per far ripartire il metabolismo.
A marzo del 2016 venivo da 3 mesi di dieta restrittiva del tipo riso pollo e broccoli, quantità precise ad orari precisi, certi cibi assolutamente proibiti e un giorno cheat in cui potevo mangiare ciò che volevo. Il problema è che privandomi in settimana di tutto, in quel giorno finivo per abbuffarmi, con conseguenti sensi di colpa. Stanca di rinunciare a cene perché non previste nel piano, a uscite con gli amici, stanca di non vivere come volevo e dopo essere arrivata al limite (ero entrata in amenorrea), ho cominciato a guardarmi attorno per capire se ci fossero altri approcci e così per caso su Instagram ho cominciato a sentire parlare della Reverse diet.
Mi sono informata a lungo e ho deciso di darle una possibilità. Partendo dalle calorie che stavo assumendo, 1300 kcal al giorno, settimana dopo settimana ho aumentato di 10/20gr la dose di carboidrati quotidiana, fino ad arrivare al mio mantenimento. La Reverse assieme all’allenamento, che molto spesso viene sottovalutato ma è imprescindibile, mi hanno permesso di far ripartire il metabolismo e di poter mangiare di più migliorando la mia composizione corporea.
A chi consiglieresti di iniziare una dieta di questo tipo?
La Reverse diet è indicata per coloro che seguono da tempo diete ipocaloriche e restrittive per perdere peso, e che, nonostante gli sforzi e i sacrifici non riescono più a dimagrire e non vedono miglioramenti nelle prestazioni fisiche. Questo avviene perché una diminuzione calorica protratta troppo a lungo causa il rallentamento del metabolismo. La Reverse serve proprio a resettarlo riportandolo ai normali livelli di base.
Per quanto tempo può durare la Reverse diet?
Non esiste un periodo fisso e soprattutto uguale per tutti, ogni corpo reagisce diversamente. Il mio consiglio è: monitoratevi e se notate un aumento di peso, normale in Reverse in quanto dovuto alla maggiore ritenzione di liquidi causata dalla quantità di carboidrati ingeriti, mantenete quella quota anche per la settimana successiva o comunque finché il peso non si stabilizza. È un processo lento e graduale che termina nel momento in cui viene raggiunto il mantenimento calorico quindi quando il peso comincia un po’ a salire.
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Quali sono i benefici della Reverse diet? E gli effetti collaterali?
Dopo un lungo periodo di restrizioni, il metabolismo rallenta fino a “bloccarsi”. Questo è un meccanismo di autodifesa per limitare la perdita di grasso che l’organismo considera come scorta di energia e cerca di trattenere per mantenere attive le funzioni vitali. La Reverse diet permette di far uscire il corpo da questo stato di allerta e di riportarlo al suo stato di base.
La Reverse diet porta benefici in termini di equilibrio ormonale, maggiore energia, miglioramenti in palestra, pienezza muscolare e tonicità oltre ad un aumento dell’introito calorico (si mangia di più). Non ci sono effetti collaterali o meglio, agli inizi può verificarsi un aumento di peso, come detto dovuto alla maggior pienezza muscolare e alla ritenzione idrica, e verso le fasi finali potrebbe verificarsi un leggero aumento della massa grassa ma fidatevi che quello che prenderete, lo perderete e con gli interessi, qualora decidiate di iniziare una fase di cut (dimagrimento).
Inoltre, non dimentichiamo l’allenamento in quanto se il vostro obiettivo è quello di tonificare e asciugarvi dovete fare muscolo quindi aumentare la vostra massa magra che, ricordiamo, pesa di più di quella grassa. Quindi non fatevi spaventare dal numero sulla bilancia, potenzialmente potreste pesare uguale o pesare di più ma aver cambiato totalmente la vostra composizione corporea.
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È una dieta molto rigida? Cosa succede se “sgarro” un giorno?
Assolutamente no, non è per niente una dieta rigida. La maggior parte delle diete fallisce perché portano a rinunciare alla vita sociale. Dato che i risultati tangibili si hanno nel medio/lungo periodo è necessario trovare un’approccio sostenibile, che ci permetta di andare a cena fuori, di non dover rifiutare un aperitivo con gli amici e ci invogli, quindi, a seguire la dieta con costanza. È proprio questo il vantaggio della Reverse.
A questo punto bisogna fare un passo indietro, la Reverse è un approccio della dieta flessibile che si basa sull’assunto che non esistono cibi buoni o cattivi, cibi che fanno dimagrire o ingrassare, ciò che conta è l’apporto calorico nel medio/lungo periodo, quindi settimanale non giornaliero. Potete dunque mangiare ciò che volete, quando volete sempre nelle quantità giuste per voi e il vostro obiettivo, rispettando il bilancio calorico settimanale. Se, ad esempio, avete una cena o un evento vi basterà mangiare un po’ di meno nei giorni precedenti per poter mangiare di più in quell’occasione speciale. Seguendo la dieta flessibile non si sente il bisogno di sgarrare in quanto, concedendovi di tanto in tanto ciò che più vi piace, non sentirete più quello spasmodico desiderio di abbuffarvi.
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Fonti dell’articolo
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