Semi di girasole

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nuts and seeds in a bowl ©Emilija Manevska

I semi di girasole, come tanti altri semi – da quelli di zucca a quelli di sesamo o di lino, per citare solo alcuni dei più conosciuti – sono un elemento molto versatile: puoi mangiarli come snack, usarli per insaporire insalate o altri piatti o per arricchire impasti dolci e salati. Scopri insieme a noi di foodspring le tante proprietà e gli usi principali in cucina di questo alimento. Mangiamo sano!

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Tipi di semi di girasole

Li chiamiamo impropriamente semi, a causa del loro aspetto, ma in realtà sono il frutto secco del girasole e ne esistono di vari tipi. I semi di girasole bianchi, più comuni, hanno un’alta concentrazione di un acido grasso fondamentale, l’acido linoleico; i semi striati sono invece più ricchi di fibre e sostanze essenziali per l’intestino, mentre i semi neri sono ricchi di minerali come zinco, manganese e fibre.

A prescindere dalla tipologia, tutti i semi di girasole sono molto ricchi di proteine. Al pari di altri snack, come ad esempio le arachidi (che, ricordiamolo, sono dei legumi), rappresentano un’ottima fonte vegetale di proteine e il bello è che puoi portarli ovunque e consumarli in qualsiasi momento della giornata.

E come si mangiano i semi di girasole? Puoi mangiarli come grissini con semi di girasole – o accompagnarli a uno yogurt, ad esempio, insieme o in alternativa al Muesli Proteico, aggiungerli sopra pane e marmellata o semplicemente sgranocchiarli al lavoro, durante la pausa caffè.

Semi di girasole: proprietà e valori nutrizionali 

Innanzitutto, esistono semi di girasole bianchi e semi di girasole neri. Ma entrambi hanno un buon sapore!

Tanto piccoli quanto ricchi di sostanze nutritive utilissime per il benessere di tutto l’organismo, i semi di girasole dovrebbero far parte della dieta quotidiana di tutti noi, in particolare di chi fa regolarmente sport e vuole tenersi in forma, come sostengono anche le linee guida del Ministero della Salute. Ne sono sufficienti una manciata al giorno, un paio di cucchiaini, per soddisfare il fabbisogno medio giornaliero delle sostanze che contengono.

Fra i nutrienti di cui sono più ricchi ci sono i fitosteroli, che contribuiscono a regolare il metabolismo e anche a ridurre il livello di colesterolo LDL, cosiddetto “cattivo”. Spiccano poi minerali come calcio, potassio, la vitamina E, B1 e il magnesio, fondamentale – come il potassio – per il corretto funzionamento dei muscoli, dalla fase di contrazione a quella di distensione. Sì, i semi di girasole hanno molte calorie, ma ne vale la pena!

Questi sono più benefici di semi di girasole: Poi, trattandosi di semi oleosi, è molto rilevante il contenuto di grassi insaturi, fondamentali per il corretto funzionamento del sistema nervoso centrale e periferico. Oltre a ridurre i livelli di colesterolo LDL, come già detto, i grassi monoinsaturi e polinsaturi sono coinvolti nell’efficiente trasmissione degli impulsi nervosi.

A proposito: alcuni dicono che i semi di girasole aiutano i capelli. Provarli non fa male!

Semi di girasole: valori nutrizionali 

Calorie584
Proteine21 g
Carboidrati20 g

L’olio di semi di girasole: jolly in cucina

Per assumere tutte le sostanze benefiche contenute nei semi di girasole, come abbiamo visto, puoi mangiarli al naturale, come complemento a una merenda oppure usandone l’olio. Si tratta di uno degli oli più diffusi e che si trovano più facilmente al supermercato, insieme all’olio d’oliva o all’olio di arachidi, ed è abbastanza versatile sia in preparazioni dolci che in piatti salati.

Olio a crudo e in cottura

Proprio come altri oli, quello di semi di girasole è adatto sia come condimento a crudo – con moderazione, per l’alto contenuto di grassi omega-6) sia in cottura.

Diversamente dall’olio d’oliva, non è però la scelta migliore per friggere: soprattutto se poco raffinato, la versione più presente negli scaffali dei supermercati, l’olio di semi di girasole ha un punto di fumo (la massima temperatura che riesce a sopportare prima di bruciare) più basso, inferiore ai 150 gradi. Allora, quest’olio di semi di girasole non è bene per friggere.

Se invece è neutralizzato e raffinato, può sopportare fino a 230 gradi, una temperatura più che sufficiente per ottenere una buona frittura.

Negli impasti dolci

Tra gli usi più comuni dell’olio di semi di girasole figura senz’altro quello negli impasti, salati ma soprattutto dolci. Perché rappresenta uno dei sostituti ideali del burro nella preparazione di crostate, ciambelle o torte?

Il sapore dell’olio di girasole è molto delicato, si sposa bene con le preparazioni dolci. Non presenta infatti un odore e un sapore caratteristico, intenso come quello dell’olio d’oliva. Sebbene anche quest’ultimo sia talvolta impiegato nei dolci, si tratta di una scelta consapevole, volta a dare un retrogusto particolare alla pietanza. Se preferisci un aroma più neutro, per sostituire il grasso animale con un’alternativa vegetale, troverai nell’olio di semi di girasole l’alleato ideale.

Semi di girasole? Siamo fan!

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Fonti dell’articolo

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