Paesi che a sorpresa non partecipano ai Mondiali di calcio
La Coppa del Mondo ruota tutta intorno alla passione: passione per il calcio, per i tuoi giocatori preferiti, per le serate con gli amici a guardare le partite e, soprattutto, passione per la tua squadra del cuore. Purtroppo, però, solo 32 nazioni partecipano alla competizione in Qatar e molte delle 211 nazionali FIFA non si sono qualificate, alcune un po’ a sorpresa. Ecco qualche esempio.
Norvegia
Perché pensavi che partecipasse: Erling Haaland
Perché non partecipa: il calcio non è uno sport individuale
Uno dei giovani calciatori più talentuosi, Erling Haaland, sarà tra i migliori giocatori esclusi dal più grande torneo di calcio del mondo.
Se durante una partita con il Manchester City Haaland segna solo un gol, per lui è un risultato quasi deludente. Ma dobbiamo ricordarci che non è l’unico giocatore in campo. Il calcio è un gioco di squadra e non si può vincere senza un buon supporto. Neanche Messi è riuscito ad arrivare in finale ai Mondiali del 2014 senza Javier Mascherano e Gonzalo Higuain.
Dopo aver pareggiato 0 a 0 a Oslo contro la Lettonia durante le qualificazioni, la nazionale norvegese ha mancato la testa della classifica del proprio gruppo; poi, tre giorni dopo, la sconfitta per 2 a 0 contro i Paesi Bassi l’ha fatta precipitare al terzo posto e fuori dalle qualificazioni per la Coppa del Mondo.
Italia
Perché pensavi che partecipasse: ha appena vinto gli Europei! E ha vinto quattro Mondiali!
Perché non partecipa: questa è un’altra competizione
Meno di un anno dopo aver battuto l’Inghilterra a Wembley per vincere l’edizione 2020 dei Campionati Europei, l’Italia ha scoperto che non avrebbe partecipato ai Mondiali del 2022. Dopo essersi classificata seconda nel gruppo C delle qualificazioni UEFA, la squadra italiana ha dovuto affrontare un altro turno di qualificazione per poter accedere alla Coppa del Mondo. Non doveva fare altro che sconfiggere la Macedonia del Nord e poi la squadra vincitrice del match tra Portogallo e Turchia.
Non doveva fare altro, ma non è riuscita nemmeno a superare la prima fase. In casa. Sconfitta da una nazionale di oltre 60 posizioni più indietro, secondo la FIFA. La squadra quattro volte vincitrice della Coppa del Mondo non riesce a qualificarsi ai Mondiali ormai dal 2014, ed è la nazionale più blasonata a non partecipare all’edizione che si tiene in Qatar.
Egitto
Perché pensavi partecipasse: Mohamed Salah
Perché non partecipa: rigori e puntatori laser
Mohamed Salah è ancora la stella del Liverpool e della nazionale egiziana. È stato uno dei big che hanno partecipato alla Coppa del Mondo 2018 in Russia, finché la sua squadra non è stata eliminata nelle fasi iniziali. Tutti, perciò, speravano fortemente in un ritorno e una possibilità di riscatto in Qatar.
L’Egitto è passato all’ultimo turno di qualificazione con il vantaggio di un gol sull’avversario nell’ultima partita della serie di andata e ritorno. Se l’Egitto avesse mantenuto inviolata la sua rete, si sarebbe qualificato. Purtroppo il sogno è stato infranto dopo tre minuti. Nonostante il brutto colpo subito, il portiere egiziano Mohamed El-Shenawy è stato eccezionale, e ha tenuto in piedi la squadra per tutta la serata fino all’epilogo dei rigori.
Durante tutta la partita, i laser (introdotti illegalmente) con le loro accecanti luci verdi al neon, entravano in funzione ogni volta che un egiziano conquistava il pallone, ma quando la squadra ospite si è apprestata a tirare i rigori, le luci laser hanno trasformato il campo in una discoteca. La faccia di Salah è diventata verde quando si è avvicinato al dischetto per calciare il rigore, che infatti è finito sulle tribune. Solo due egiziani sono riusciti a centrare lo specchio della porta, uno dei quali è stato comunque parato. Il senegalese Sadio Mané ha poi messo a segno il rigore finale che ha escluso l’Egitto dal torneo. Reclami e rabbia sono scoppiati da parte egiziana per il trattamento ricevuto, ma sono caduti nel vuoto.
Cile
Perché pensavi che partecipasse: il successo in Coppa America
Perché non partecipa: le qualificazioni in Sud America sono spietate.
La nazionale che nel 2014 ha costretto il Brasile, paese ospitante, ai rigori negli ottavi di finale, nonché vincitrice delle edizioni 2015 e 2016 della Coppa America, non parteciperà ai Mondiali. In effetti, quella contro il Brasile è stata la l’ultima partita del Cile in Coppa del Mondo.
Le qualificazioni ai Mondiali in Sud America (CONMEBOL) non sono una passeggiata per nessuno, comprese le potenti nazionali di Brasile e Argentina, e prevedono in totale 18 partite per ogni squadra nell’arco di 17 mesi. Per arrivare alle fasi finali occorre vincere, e spesso.
Il Cile ha ottenuto solo quattro punti nelle prime quattro partite (una vittoria, un pareggio e due sconfitte), e solo una delle squadre avversarie è poi riuscita ad approdare ai Mondiali in Qatar. È poi seguito un unico punto nelle quattro partite successive (un pareggio, tre sconfitte), che ha reso la qualificazione quasi impossibile. Il seguito degli eventi lo confermerà.
Ucraina
Perché pensavi che partecipasse: giocavano con il cuore e per l’orgoglio di un Paese in guerra.
Perché non partecipa: giocare con il cuore non è sufficiente per vincere a calcio.
Dal 24 febbraio, l’Ucraina ha ricevuto ogni tipo di sostegno: militare, finanziario e accoglienza per i rifugiati in tutto il mondo. È stato davvero impressionante vedere gli ucraini restare uniti nonostante tutte le difficoltà, anche dopo che erano stati costretti a lasciare le loro case e il loro Paese.
L’Ucraina ha vinto la prima partita del secondo turno di qualificazione contro la Scozia a Glasgow. Se avesse sconfitto il Galles quattro giorni dopo, si sarebbe qualificata. Ma il gol di Gareth Bale al 34° minuto è stato sufficiente per tenere l’Ucraina fuori dalla fase finale del torneo.
Fonti dell’articolo
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