Vuoi imparare a fare surf? Questi 11 suggerimenti ti aiuteranno a cominciare!
Siamo onesti: il surf non è soltanto un allenamento efficace per tutto il corpo, ma ti fa proprio sembrare cool. Sempre che tu sappia come fare! È ovvio che non si impara a fare surf dalla sera alla mattina e per padroneggiare davvero la tavola e le onde hai bisogno di molto allenamento. Ma, credici, ne vale la pena già solo per la sensazione che si prova nel cavalcare le onde! Per prepararti al meglio, ti daremo gli 11 consigli più utili per iniziare ad allenarti a fare surf.
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Conoscenze per principianti
Per fare bella figura sulla tavola in poco tempo, conviene seguire questi 11 suggerimenti:
1. Procurati la tavola giusta
È naturale: se vuoi imparare a fare surf come prima cosa devi avere una buona tavola. Le cosiddette mini-malibu o funboard sono adatte a chi comincia e si differenziano dalle altre tavole per la loro forma arrotondata che conferisce maggiore stabilità durante la cavalcata. E, grazie al maggior volume, anche la pagaiata e la planata saranno più semplici. Le softboard sono pure molto consigliate, soprattutto per i principianti. Anche queste hanno un volume elevato e, come suggerisce il nome, sono caratterizzate da una superficie più morbida. Il rischio di farsi male è ridotto al minimo.
2. Scegli il posto giusto dove fare surf
Per i principianti la bassa marea è il momento migliore, perché in questa fase le onde sono solitamente più dolci e più lunghe. È bene capire prima di iniziare quale spiaggia è adatta ai principianti del surf. Quando arrivi, prima di tutto fai una panoramica dell’area: dove sono i surfisti con le loro tavole in attesa dell’onda perfetta? Quella è la zona dei professionisti. Il posto migliore per iniziare per te è il punto in cui si sta tenendo il corso di una scuola di surf oppure dove altri principianti si esercitano con le onde bianche. All’inizio, esci a fare surf solo se in acqua ci sono altri surfisti che puoi usare come guida.
3. Valuta il grado di pericolo
La forza del mare non va sottovalutata. È quindi opportuno informarsi in anticipo sulla situazione in spiaggia, ad esempio chiedendo in un negozio specializzato in surf. Devi tenere in considerazione queste cose:
- Scogliere e rocce
- Correnti
- Risacca
- Altri appassionati di sport acquatici
- Animali
- Freddo
4. Riscaldati prima di andare in acqua
Il surf è un allenamento di resistenza e della forza impegnativo che coinvolge tutto il tuo corpo. Prima di una sessione di surf in spiaggia, fai riscaldamento per preparare allo sforzo le articolazioni, i legamenti e i muscoli. Concentrati sulla colonna vertebrale, sui fianchi, sui muscoli ischiocrurali e sulle spalle. Alcuni semplici esercizi di riscaldamento sono:
- World’s greatest stretch: dalla posizione di partenza delle flessioni con le braccia distese, porta il piede sinistro accanto alla mano sinistra. Premi la mano destra contro il pavimento mentre ruoti il busto verso sinistra e protendi la mano verso l’alto. Quindi porta il gomito sinistro verso l’interno del piede sinistro e ruota di nuovo il busto.
- Cat-cow: per allungare e curvare la colonna vertebrale, mettiti a quattro zampe e, a turno, incurva e inarca la schiena. Esegui il movimento con tutta la colonna vertebrale.
- Squat profondo: mobilizza i fianchi e le caviglie con uno squat profondo. Premi insieme i palmi delle mani e spingi leggermente con i gomiti contro l’interno delle ginocchia. Se i talloni si sollevano, puoi metterci sotto qualcosa, come un asciugamano arrotolato.
- Cane a testa in giù: questa posizione, che viene dallo yoga, è adatta per riscaldare la cintura scapolare, i tendini del ginocchio e le caviglie . Puoi rendere l’esercizio più dinamico tornando alla posizione di partenza delle flessioni con le braccia tese.
5. Esercitati a terra e con le onde bianche
Prima di spingerti oltre nella line up, dovresti familiarizzare con la tavola e con l’acqua. Quindi prima fai pratica a secco sulla terraferma e poi vicino alla riva con le onde bianche. In questo punto le onde si sono già infrante e la spuma bianca si sta avvicinando a riva. A seconda dell’area in cui fai surf e delle condizioni meteorologiche del momento, le onde bianche possono avere la forza sufficiente a spingerti. Sdraiati a pancia in giù sulla tavola e pagaia dietro le onde. Posiziona il muso della tavola verso la spiaggia in modo che l’onda arrivi frontalmente da dietro. Se va tutto bene, puoi fare qualche primo tentativo con le onde bianche.
6. Impara a pagaiare
Il surf significa soprattutto pagaiare! Per arrivare in line up nel modo più rapido ed efficiente possibile devi imparare presto come pagaiare correttamente. Ecco come:
- Sdraiati al centro della tavola da surf con i piedi che sporgono appena oltre l’estremità della tavola.
- Aumenta la tensione corporea e raddrizza leggermente il busto, come nella posizione del cobra nello yoga.
- Volgi lo sguardo verso un punto nell’acqua di fronte a te.
- Prima immergi le dita con un angolo di 45 gradi, quindi muovi a turno le braccia sott’acqua in profondità spostando vigorosamente le mani dal naso della tavola fino all’altezza del torace.
- Fai pagaiate lunghe e potenti in questo modo. Inspira ed espira con regolarità.
7. Tuffati sotto le onde
Durante la pagaiata devi superare alcune onde. Per evitare che la risacca ti riporti verso la spiaggia, la devi scansare. Esegui pagaiate veloci e frontali verso una serie di onde bianche. Se le onde sono piccole puoi spingerti nella posizione delle flessioni. Per farlo afferra i lati della tavola e solleva il petto. Se le onde sono più grandi, spingi il naso della tavola sott’acqua e tuffati sotto l’onda.
Ricorda di non pagaiare mai direttamente dietro qualcun altro che fa surf. Se la persona davanti viene travolta da una valanga d’acqua, il rischio di collisione è alto.
8. Trova l’onda perfetta
Finalmente sei in line up? Allora tieni gli occhi aperti per catturare l’onda perfetta. Ecco a cosa prestare attenzione per sapere se vale la pena pagaiare:
- L’onda non si è ancora infranta.
- L’onda non è troppo piatta né ripida.
- L’onda ha un picco notevole – questo è il punto in cui inizia a rompersi.
- Sei all’altezza del picco.
- Non c’è concorrenza sull’acqua o ce n’è poca. Non ci sono già altri surfisti che pagaiano verso l’onda.
All’inizio non preoccuparti troppo dell’onda perfetta. Con il tempo affinerai la tua sensibilità. Fino a quel momento, per raggiungere un livello avanzato dovrai solo fare pratica.
9. Accompagna l’onda
Prepara la tavola per la pagaiata orientandola ad angolo retto rispetto all’onda. Assumi una posizione di partenza stabile sulla tavola, aumenta la tensione del corpo e inizia a pagaiare con forza non appena l’onda è a pochi metri di distanza. L’obiettivo è avere la stessa velocità dell’onda in avvicinamento. Quando senti che l’onda ti prende, pagaia altre 2-3 volte e spingi il busto verso l’alto per prepararti al take off.
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10. Stai in piedi sulla tavola
Ora il gioco si fa duro. La posizione in piedi sulla tavola da surf si chiama anche pop up. Prima esercitati nella sequenza di movimenti a terra e poi su onde bianche, in modo da acquisire sicurezza nella posizione eretta.
- Pagaia finché non senti che la tavola viene catturata dall’onda.
- Poggia i palmi delle mani sulla tavola all’altezza del petto e spingiti verso l’alto inarcandoti.
- Tira in avanti il piede dominante, spingi forte i palmi delle mani e l’altro piede sulla tavola e sposta il piede dominante tra le mani.
- Alzati in modo controllato e sfrutta le braccia per mantenere l’equilibrio.
- Mantieni lo sguardo nella direzione di marcia e fletti leggermente le ginocchia.
11. Abituati a cadere
Devi esercitarti anche a cadere dalla tavola, il cosiddetto wipe out, una “manovra” che ti capiterà spesso quando fai surf. Per evitare di farti male, innanzitutto mantieni la calma. Lasciati cadere in acqua e proteggi la testa con le braccia. Quando ti ritrovi a vorticare vigorosamente, rilassa i muscoli e lasciati galleggiare in superficie. Non farti prendere dal panico e orientati quando torni in superficie. Recupera la tavola e pagaia di nuovo senza ostacolare le altre persone che fanno surf.
Testo originale rivisto il 19/07/22 da Natascha Klemm.
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Fonti dell’articolo
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